XII Festival Troia Teatro – Ultima giornata!

Il Festival Troia Teatro alla sua dodicesima edizione giunge al termine con lacrime di commozione e tanta, tanta allegria!!! I numeri raggiunti quest’anno come appuntamenti, affluenza di pubblico, nonostante il caldo anomalo da bollino rosso, visualizzazioni sul web spalmati tra sito e pagine social, superano qualunque aspettativa messa in conto precedentemente! L’entusiasmo di ricominciare per crescere maggiormente è vivo più che mai e lo è stato fin dalle ultime ore della giornata di domenica 6 agosto, 5° e ultimo giorno del Festival. Una grande famiglia, tra spettatori, cittadinanza, artisti, sponsor, staff, partner, giuria e comunicazione, ha dato dimostrazione che da soli si cammina più spediti, ma insieme si procede di gran lunga più lontano. Gli artisti nell’ultima giornata sono ormai diventati veri e propri interlocutori, autentici compagni di avventura di ciascun passante e cittadino, compari di una storia che noi di Puglia Off abbiamo avuto il piacere di raccontare in questo 2° #DiarioDiBordo del #TroiaTeatro17. La cittadina di Troia e gli organizzatori tutti, ogni membro dello Staff, l’intelligenza e la perseveranza di Teatri 35 e l’onnipresente Direttore Artistico, Francesco Ottavio De Santis, danno ogni anno prova delle loro inesauribili capacità e risorse umane: la volontà e la determinazione di realizzare e portare a termine tra soddisfazioni e ostacoli un’iniziativa che ogni anno supera le edizioni precedenti premia con il plauso del pubblico e con la gratificazione degli artisti.

L’ultima giornata della XII edizione si inaugura con l’incontro tra giuria, artisti, organizzazione e spettatori – a cura di Teatri35 – il Talking About, da tempo diventato una tradizione ricca di spunti e ragionamenti che prendono vita sulle scale della spettacolare Concattedrale di Troia; qui confronto e integrazione diventano gli ingredienti ideali della “ricetta” su cui lavora da anni la Direzione artistica. Si conclude con irripetibili esperienze la residenza artistica, condotta da Roberto Corradino e inaugurata il primo giorno di Festival: lo studio ha preso spunto dalla tematica centrale di questa edizione, il rito e la sua poliformità, e dal suo rapporto con il teatro, con il mistero che avvolge la vita nelle sue infinite e incontenibili sfaccettature, con il complesso di norme che regolano l’unione sacrale del singolo con la natura intera. La residenza ha affrontato la faticosa ricerca di un nuovo linguaggio, un arduo cammino spalancato al senso delle cose, alla loro oscura e, allo stesso tempo, illuminante intimità. E’ anche il giorno dell’esposizione dei lavori svolti e realizzati durante i laboratori di formazione che hanno animato la XII edizione: dall’antichissima arte della realizzazione degli origami all’altrettanto secolare arte della xilografia, un tipo di incisione di immagini e di testi a rilievo, curati entrambi da SubSeri (Federica Casoli e Georgia Herrera), dal laboratorio di giocoleria, condotto da Flavio BonfittoMichele VaroDario Curci in collaborazione con I Nipoti di Bernardone a quello sul teatro di figura, curato da Trasformazione Animata, in cui si è avuto modo di coltivare il lavoro artigianale, realizzando lanterne di carta che hanno ornato nella seconda parte della giornata il luogo della Premiazione del Concorso Eceplast.

Verso il pomeriggio inoltrato iniziano i preparativi in Piazza Cattedrale per la premiazione del Concorso 2017 del Festival – VII Premio ECEPLAST: c’è trepidante attesa nell’aria. Numerosi ad assistere in Piazza alla Premiazione del vincitore tra i 7 spettacoli finalisti in gara, scelti su oltre 110 candidature giunte quest’anno. Prima di ascoltare la motivazione e il nome del vincitore, l’Assessore alla Cultura e al Bilancio del Comune di Troia, Fausto Aquilino, il Direttore commerciale dell’azienda ECEPLAST, Nicola Altobelli, il Responsabile dell’organizzazione Francesco Caserta e il Direttore Artistico Francesco Ottavio De Santis, parlano dell’andamento vincente di questa edizione e ringraziando Partner & Sponsor, la Stampa e la Comunicazione, la Giuria, gli organizzatori tutti e i membri dello Staff. E’ Nicole Jallin di Tempi.it a parlare a nome della giuria dei critici, composta tra l’altro da Mariateresa Surianello di TuttoTeatro.com e da Alessandro Toppi di Il Pickwick e HYSTRIO Trimestrale di teatro e spettacolo, per proclamare la Compagnia TECNOLOGIA FILOSOFICA di Torino con lo spettacolo Verso Une Flèche il vincitore del VII Premio Eceplast in questa XII edizione del Festival: “Dopo un’attenta analisi valutativa degli spettacoli in concorso e considerato il buon livello della maggioranza dei lavori visti, la giuria ha deciso di assegnare il PREMIO ECEPLAST S.r.l. 2017 – VII edizione all’interno della XII edizione del Festival Troia Teatro a VERSO UNE FLECHE della Compagnia Tecnologia Filosofica (Francesca Cinalli, Paolo De Santis e Sara Girardo) per l’originalità della proposta relativa al tema del rito, sviluppata in un uso rigoroso del corpo delle due danzatrici-performer, inserite in uno spazio che si estende oltre il limite scenico convenzionale. Per l’utilizzo di materiali ed elementi simbolici, pensati e costruiti seguendo un processo artigianale curato nei dettagli; per l’esperienza estetica offerta al pubblico attraverso una complessa struttura drammaturgica di spazi e corpi che riconduce lo spettatore verso gli archetipi esistenziali: la vita e la morte.” Gli artisti Francesca Cinalli, Paolo De Santis e Sara Girardo ritirano con forte e visibile emozione il Premio e, dopo un’ora circa, replicano il loro spettacolo seguito da percussioni di applausi.

Poco più tardi il maestro d’ascia e filemaker Maurizio Borriello, che nel corso della presente edizione del Festival, ha ideato e realizzato HANDMADE DOC FEST, Festival Internazionale di Cortometraggi sul mondo del fatto a mano, proclama i vincitori ex aequo dell’iniziativa tra i tanti finalisti in concorso: CLOSED BY HAND di Silje Ensby (https://vimeo.com/168055387) e ALIEN di Morteza Atabaki (https://vimeo.com/220114035). Entrambi i corti documentari vengono proiettati al termine della messa in scena di VERSO UNE FLECHE di fronte ad una platea numerosa ed entusiasta. Nel frattempo gli artisti di strada invadono il Centro storico e lo rianimano fortemente: dal fotografo Nicolas Boria e dal suo affascinante Slow Photography, una camera oscura ambulante, che immortala in antichi ritratti di primo Novecento curiosi e passanti, alla frenetica bravura del duo di improvvisazione, Tiziano (Impro) Storti e Renato Preziuso, de Appiccicaticci che diverte e coinvolge fiumi di spettatori, dalla irriverente estrosità dei due clown circensi, Vincenzo De Rosa e Pasquale Imperiale, de I Nipoti di Bernardone, che incantano grandi e piccini tra giocolerie e poliedricità, dai fuochi animati e catarticamente ipnotici di Mana Performing Arts ai nostalgici CantAutori che intonano con grande sensibilità le note della canzone pop italiana fino alla musica del solista Frederikk che porta in giro, lungo il Corso principale, il folk “stipato in una valigia” che caratterizza il suo stile.

Il Festival Troia Teatro è stato anche la culla per il debutto di SABI, ultimo lavoro di Alessandra Asuni, che ha chiuso la Trilogia del Rito dopo ACCABAI e MATRICI. L’odore di menta ed erbe medicinali pervade gli scalini che portano verso una cantina. 12 persone (il 12 è numero simbolico che simboleggia il sacrificio, la fatica fisica e morale) vengono accolte dalla voce di una donna che invita a bere dell’acqua e a sedersi su una delle sedie disposte circolarmente. Al centro di questo cerchio campeggia un sasso con sopra, riposti, dei piccoli sassolini. La donna riceve gli invitati, seduta su un masso insieme a delle erbe mediche, e chiede ad ogni persona di indossare la carta che trova ai suoi piedi: ci si presenta leggendo la lettera riposta all’interno della carta indossata. Ogni partecipante è portavoce della storia di guaritrici, delle loro cure segrete e delle loro numerose guarigioni. E’ la tradizione sarda che si manifesta e si lega alla forza del gesto rituale: ad ogni racconto di guaritrici segue il momento della recita dei “brebus”, formule magiche che accompagnano la terapia. Una suggestione amplificata dalla gestualità della donna, intenta a preparare e bere le sue pozioni. Sembra si voglia cercare tra quelle formule magiche una cura per le proprie sofferenze interiori. Alla fine del rito ogni partecipante pronuncia il suo nome e riceve in dono una pietra da tenere sempre con sé. Un piccolo amuleto per ricordare l’incontro.

La serata prosegue con lo spettacolo La Bella Addormentata della Compagnia Trasformazione Animata di Napoli: la celebre fiaba viene riscritta da Claudia Riccardo e portata sulla scena da Ciro Arancini e Margherita Vicario con dedizione e forza d’animo, quasi a voler scardinare la cantilenica aura disneyana per ricreare un universo del tutto differente, purgato, nuovo. La performance cattura i grandi e i più piccoli attraverso l’incantevole capacità narrativa dei due attori, gli splendidi e tascabili costumi di Barbara Veloce e i suggestivi oggetti performanti, costruiti a mestiere e animati dal vivo: la “povertà” dei materiali viene riscoperta ed esplorata dalla bravura degli attori per restituirla magicamente come storia unica e preziosa da custodire con vigore e, perché no, con un pizzico di gelosia. L’ultima giornata prosegue al DopoFestival in Villa Comunale con il concerto del cantautore napoletano Francesco Di Bella, capace di entrare nell’animo dell’ascoltatore con la sua musica connubio di pop, post-punk, rock, dub e le sue parole che scavano nell’animo non di chi ascolta, ma solo di chi ne è capace. Di Bella riesce a entrare con poetico impatto nel punto più intimo dell’ascoltatore per poi uscirsene in punta di piedi, fiducioso di essersi in qualche modo ritrovato in compagnia e di aver lasciato un segno, una traccia meravigliosa da metabolizzare.

E il Festival va a concludersi a ritmo di disco con il DJ SET a cura di Movida Night: ci si scatena e ci si rilassa – finalmente. Ci si congratula per l’ottimo lavoro svolto e si pensa già al domani… La XII edizione è conclusa! Ma… non è finita!!! Nuovi artisti, nuove attività ed eventi ci attendono! Non smettete di seguirci! Per ora vi salutiamo con affetto, ringraziandovi del ricco seguito riservatoci!

Lunga vita al Festival Troia Teatro! Viva la comunità di Troia!!!