La marcia lunga

scritto e diretto da Saverio Tavano

con Achille Iera, Soukaina Maktoum

aiuto regia di Fabio Truzzolillo

Due storie, due lingue, due culture, il calabrese e l’arabo, si mescolano. U’ professuri, profeta di una fede punta sulla forza, sulla volontà, sull’identità da guadagnare col sacrificio fisico, un costante allenamento preparatorio per affrontare la vita: la più autentica “marcia lunga” che ciascuno di noi è chiamato a correre. Volente o nolente. La sua personale vittoria, affidata alle gambe della marocchina Soukaina non si riduce al mero taglio del traguardo, ma rappresenta in realtà la cucitura di una ferita col passato di un fallimento lacerante al quale non aveva saputo e potuto porre rimedio: la morte di Roberto, legato all’Ndrangheta, alla ricerca anche lui d’identità; non sa se dedicare la sua vita all’atletica o alla malavita. La giovane allieva marocchina, combattuta anch’essa tra un’identità ereditata e una da costruire, sarà il riscatto del professore, il capro espiatorio, il sogno in cui credere. Ma la marcia non è una passeggiata. È sudore, fatica. E’ una lunga marcia.

Il sentimento è ciò che rende l’essere umano vivo, gli dona un senso e lo pone in stretto contatto con la sua dimensione spirituale, in tutto questo è racchiusa l’essenza del protagonista di questa semplice storia, il professore, che ripone nella volontà di cambiare l’altro il senso della sua vita. Dare senso alla vita di una giovane italo-marocchina, dare senso alla vita di un ragazzo che vede il legame alla malavita come unico senso all’aderenza identitaria. Sono tutti in cerca di senso, ciò è sentimento.

IN SCENA MERCOLEDI’ 3 AGOSTO – ORE 22:55 – CHIOSTRO SAN BENEDETTO