XII Festival Troia Teatro – 4° giornata

Penultima giornata del Festival Troia Teatro alla sua XII edizione: il caldo è vinto, il pubblico esonda per le vie del centro storico.

L’arte giace su ogni pietra, l’entusiasmo scorre senza mezze misure al cuore delle cose: i dettagli si fanno universali, il particolare di un gesto, di un sorriso, di un’acrobazia, di una battuta, di una pausa trasforma il dato, l’ordinario, ciò che registrano gli occhi, come inaudita parabola di un rito che unisce tutta la cittadina troiana in un solo e confortante abbraccio anacrostico.

La giornata inaugurata la mattina con la Residenza artistica di Roberto Corradino sul tema del Rito, è proseguita  con i 4 laboratori di formazione previsti quest’anno, che accompagneranno la XII edizione fino alla giornata conclusiva: dall’antichissima arte della realizzazione degli origami all’altrettanto secolare arte della xilografia, un tipo di incisione di immagini e di testi a rilievo, curati entrambi da SubSeri (Federica Casoli e Georgia Herrera), dal laboratorio sul teatro di figura, curato da Trasformazione Animata, a quello di giocoleria, condotto da Flavio BonfittoMichele VaroDario Curci in collaborazione con I Nipoti di Bernardone.

Appuntamento alle 11 per il 3° Talking About della XII edizione, il primo mattiniero, a cura di Francesca Saturnino, firma de Il Pickwick, e di Teatri35: una ricca e rara occasione di confronto e dialogo tra spettatori, attori, artisti e organizzazione del Festival sulla tematica del rito e sulla necessità da parte del teatro contemporaneo di promuovere una nuova modalità di connessione e di rispetto per la non parola. Il Talking About prosegue poi nel pomeriggio a partire dalle 17 per tirare le somme, entrando nello specifico, della giornata trascorsa e in particolare dei due spettacoli finalisti ( e Dita di miele) dove il corpo fa da protagonista indiscusso e dove, soprattutto, non si sente la mancanza dell’assenza della parola: il messaggio arriva forte e chiaro, diretto e deciso.

Le proiezioni dei cortometraggi finalisti del Festival Internazionale Handmade Doc Fest, curato da Maurizio Borriello, in Piazza Cattedrale ricevono il meritato plauso da parte di un pubblico sempre più nutrito e curioso: colori, linguaggi, suoni, manualità, territori lontani da noi sono immortalati dalle registrazioni della cinepresa e riproposti dalla luce del proiettore per ribadirci ciò che lega tutti loro, i protagonisti provenienti da diversi paesi del mondo, a noi. Una condizione esistenziale divisa, insicura, complessa, inappagata e carica sempre più di domande e sempre meno di risposte preconfezionate.

Dalle 20:30 le strade e le piazze pullulano di arte di strada: dalla tecnica di Improvvisazione di Appiccicaticci alla musica della band di CantAutori che propone cover di famosi brani della canzone leggera italiana, dalla costante del Fuoco di Mana Performing Arts che disegna nell’aria storie e azioni sacrali leggibili in pochi attimi alla camera oscura ambulante di Nicolas Boria che ci riporta indietro ai primi del Novecento, dalla giocoleria dei clown di Nipoti di Bernardone che intrattengono e divertono adulti e bambini fino alle note anticoncezionali di Frederikk’s one-man band

La 4° e penultima giornata del #TroiaTeatro17 prosegue con gli ultimi due spettacoli finalisti del Premio Eceplast 2017:

Verso Une Flèche, 6° finalista, è nato inizialmente come performance per un solo spettatore ed ora viene proposto aperto al pubblico; la Compagnia Tecnologia Filosofica concepisce i propri lavori come in continua evoluzione, spalancati a differenti contaminazioni, provenienti da più fonti di ispirazione. L’archetipica danza che contraddistingue la ritualità dello spettacolo ipnotizza lo spettatore, invitandolo simbolicamente a interrogarsi sul senso del rapporto tra il soggetto e l’oggetto, il reale e il culturale, il dato e l’invenzione: “Sono io che tendo l’arco o l’arco mi trae alla massima tensione?”. La performance probabilmente avrebbe avuto bisogno di un contesto ancora più intimo e intimistico ma riesce comunque ad arrivare spedito, senza mediazioni né compromessi al pubblico presente. La domanda da simbolica assume una veste didascalica all’interno di un finale suggestivo, caratterizzato dalla presenza di un secondo personaggio antropomorfico che ci riporta alle dimensioni archetipiche delle origini dell’umanità.

L’ultimo spettacolo finalista, Panenostro, una Produzione della Compagnia Ragli, con l’attore Andrea Cappadona, racconta la storia dell’ingiustizia o, meglio, della costante dell’ingiustizia, ma anche del rituale del pane e della sua realizzazione. Un panettiere calabro-milanese, nato e vissuto a Milano ma con forti radici alla sua terra natia nell’inflessione e nei riferimenti continui al padre e al nonno, finisce per farsi giustizia da solo non riuscendo a tollerare l’insulto all’amato pane e all’amata Lisetta.  Lo spettacolo si divide tra l’amore e l’odore della massa che cresce, della preparazione del pane e l’invadente prepotenza di sedicenti uomini “d’onore”, affamati di carboidrati. Il colmo e il dramma di un uomo semplice, di una vittima, che si trasforma in un carnefice senza dare o, meglio, voler dare connotazioni morali etero-dirette. Il protagonista si confessa letteralmente con il pubblico dall’inizio alla fine senza tralasciare dettagli del suo accaduto, dello scontro quasi inevitabile con una forma di potere/evirazione sociale, e della rievocazione della sacralità del pane.

L’artista sarda Alessandra Asuni porta a Troia il suo lavoro dedicato alla ritualità del ciclo morte, nascita e rinascita attraverso il quale ricrea un’atmosfera domestica, appartata e familiare. Si presenta ai pochi partecipanti centellinati, come una figura matronesca pronta ad accoglierli nel suo ventre. Si assiste e si collabora collettivamente alla riuscita della cerimonia. Un’ambiente racchiuso che diventa una comunità: l’intimo è svelato, le confidenze individuali vanno a far parte di minuscoli pezzi di puzzle riuniti in un meraviglioso mosaico. Si ritorna alla fonte, alla sorgente di un Sé più grande di sé, incontenibile, intraducibile, indescrivibile.

La 4° giornata della XII edizione si conclude infine con il DopoFestival presso lo Spazio X con la voce e le musiche sprizzanti e elettroniche della scatenata band de I Tiro. A seguire si è ballato con il Dj Set a cura di Movida Night.

Di seguito il programma della 5° e ultima giornata del Festival:

  • Piazza Cattedrale 11,00 / 13,00 TALKING ABOUT a cura di Teatri35;
  • San Domenico 17,00 / 19,00 RESIDENZA Una Settimana di Bontà / Il Ritoa cura di Roberto Corradino/Reggimento Carri;
  • Piazza Pirro 16,00 / 19,00 LABORATORIO Origami L’Arca di Noè, Federica Casoli / SubSeri;
  • Piazza Episcopio 16,00 / 19,00 LABORATORIO Xilografia Mare Mosso, Georgia Herrera / SubSeri;
  • Villa Comunale 16,00 / 19,00 LABORATORIO Teatro di Figura La tribù dei piedi scalzi: Riti e Magie, Trasformazione Animata;
  • Palestra 16,00 / 19,00 LABORATORIO Giocoleria Le Cirque de Tròia, Flavio Bonfitto, Michele Varo, Dario Curci in collaborazione con I Nipoti di Bernardone (Produzione TDS);
  • Chiostro S. Benedetto 20,00 Proiezione vincitore HANDMADE doc festa cura di Maurizio Borriello / Faber Navalis Production;
  • Piazza Cattedrale 21,30 / 23,00 ARTE DI STRADA Slow Photography Nicolas Boria;
  • San Giovanni 21,30 – 22,30 ARTE DI STRADA Improvvisazione Appiccicaticci;
  • San Francesco 21,30 – 22,30 ARTE DI STRADA Giocoleria I Nipoti di Bernardone (Produzione TDS);
  • Corso 20,30 – 21,30 – 22,30 ARTE DI STRADA Buskers Frederikk’s one-man band;
  • Piazza Pirro 20,30 – 21,30 – 22,30 ARTE DI STRADA Fuoco Mana Performing Arts;
  • Up – 19,00 – 21,00 – 22,00 PROGETTI SPECIALI Sabi – III°rito di e con Alessandra Asuni;
  • Piazza Cattedrale – 20,00 Premiazione Festival HANDMADE DOC FESTIVAL;
  • Piazza Cattedrale – 20,30 CONCORSO – Premio Eceplast 2017;
  • Chiostro San Benedetto – 22,15 CONCORSO – Spettacolo vincitore;
  • Cineteatro Cimaglia – 22,00 – TEATRO DI FIGURA La bella Addormentata Trasformazione Animata;
  • Spazio X Villa Comunale – 23,30 DOPOFESTIVAL Concerto Francesco Di Bella;
  • a seguire Dj Set a cura di Movida Night.