XIII Festival Troia Teatro – ultima giornata

E’ un Festival che ti entra dentro, nel profondo, e non ti lascia più.

E’ un NOI collettivo: la città di Troia si fa culla per gli artisti. Ognuno lascia una traccia di sé nel paese, il paese lascia una traccia di sé in ognuno: una comunione profonda e sincera.

Il sagrato della Cattedrale ospita l’ultimo TALKING ABOUT di questa edizione, qui parliamo con Sonenalé: si racconta di incontri, il teatro si fa portavoce di una comunità, nel suo modo particolare e unico. Ogni spettacolo di questa edizione ha saputo incontrare il pubblico, avvicinarlo alle storie con i suoi tratti distintivi, ognuna delle sette repliche di questa edizione si è plasmata sul luogo in cui è andata in scena, mutando camaleontica e diventando occhi, orecchie e voce del paese stesso.

La piazza della Cattedrale ha ospitato nel pomeriggio gli esiti dei due laboratori di questa edizione, entrambi seguitissimi. Un esercito di piccoli acrobati ha riempito di sorrisi e colori le strade della città: tra giochi di coordinazione, funambolismo ed equilibrismo, i TravieCircus hanno dimostrato quanto siano stati bravi e coraggiosi tutti i bambini iscritti al laboratorio.

Emozionante e profondamente toccante l’esito del laboratorio LEGARE-COLLEGARE, a cura di Alessandra Asuni e Antonella Parrella un laboratorio in cui si sono costruite RELAZIONI. Le donne insieme hanno legato le case con nastri azzurri come il cielo e percorso alcune delle strade più significative del paese in una processione d’ erbe e ritmi, evocando il senso antico della Transumanza.

La XIII edizione del Festival Troia Teatro si è conclusa con la proclamazione del vincitore del Premio ECEPLAST S.r.l. Due le menzioni speciali, a 20 Chiavi Teatro e Sonenalè, a dimostrazione dell’alta qualità degli spettacoli finalisti. A vincere l’edizione del Festival è stato Danilo Giuva con MAMMA, uno spettacolo che vuole farsi rappresentazione, attraverso la figura materna, dell’amore, dell’amore dirottato, del tradimento della propria esistenza. “Mamma” è un’esperienza che non ha un tempo. Uno spettacolo che parla una lingua universale, intimamente nota a chiunque.

Gran finale di Festival con il concerto degli Aralim per l’inaugurazione del Dada, dove eravamo rimasti!